SYMBOLS Stories of cultural life.

Tomba famiglia CASARI

Data di costruzione: 1953
Progettista: architetto Annibale Rigotti (1870 - 1968)
Scultore: Edoardo Rubino (1871-1954)
Collocazione: Cimitero Monumentale di Torino Campo Primitivo nord n. 459
Tipologia: edicola con camera sottostante
Materiali: sienite della Balma, marmo verzino di Frabosa, marmo verde Alpi, marmo bianco
Vetrata artistica e mosaico: Officine d’arte fratelli Ducato & C. di Torino

“L’edicola funeraria venne realizzata nel 1953 su progetto dell’architetto Annibale Rigotti. È un’edicola dotata di camera sotterranea con rivestimento esterno in blocchi di sienite della Balma lucidati e marmo verzino di Frabosa per il profilo del portale e i gradini. L’altare è in marmo verde Alpi. La scultura della testa, realizzata dallo scultore Edoardo Rubino è in marmo bianco. La vetrata artistica e il mosaico nell'intradosso dell'edicola sono stati realizzati dall'Officina artistica dei Fratelli Ducato & C., che aveva sede in corso Re Umberto al n.17 a Torino. Il progetto subì una lunga elaborazione dovuta al fatto che in un primo tempo i committenti avevano richiesto un’edicola dai caratteri classici con motivi tradizionali, risolta dal progettista sullo schema del tempietto greco con portico e cella. Tale soluzione, che si sarebbe dovuta realizzare, piacque molto ai committenti, ma il progettista Annibale Rigotti, curò anche un secondo progetto più moderno e minimalista, riuscendo quindi a realizzare la soluzione architettonica a cui teneva di più. Annibale Rigotti venne definito un inventore di forme decorative nuove e in quest’ opera risulta evidente la capacità del progettista e il suo estro creativo anche quando si cimenta in un tema così complesso quale la progettazione di un’ architettura funeraria. L’opera, dalla valenza fortemente evocativa, si distingue da tutte le altre architetture funerarie che egli progetta. Il concetto compositivo che vediamo materializzato nell’architettura è un grande drappo del mistero che copre l’aldilà e si alza al momento del trapasso. Possiamo osservare quanta attenzione viene dedicata allo studio dei dettagli tecnologici per rendere architettonicamente valide le pieghe cadenti tutt’intorno e rialzate sulla porta sostenute dalla testa muliebre che fissa l’ignoto. La scultura di testa è opera dello scultore Edoardo Rubino, che al termine dei lavori di costruzione dell’edicola scrisse all’arch. Annibale Rigotti: <<…ho le fotografie. Una volta più persuaso che il tuo progetto è veramente bello e nobile di idee e di significato. Per la parte che mi affidi mi auguro, e spero, di poter fare cosa non indegna…>>. Lo scultore Edoardo Rubino è sepolto nel cimitero Monumentale di Torino in Prima Ampliazione area 130.” dott.ssa Carlotta Melis

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