Il monumento, realizzato da Silverio Montaguti (1870-1947), si compone di un solido corpo in granito rosa, su cui poggia un gruppo in bronzo formato da tre figure allegoriche.
La composizione è dominata da un'imponente statua femminile rappresentante la Maternità, che assume tuttavia non un carattere religioso bensì laico, emblema di fecondità. La donna solleva con il braccio destro un ampio drappo che si apre voluminoso sulla testa e ricade sulle spalle, mentre una morbida veste copre il resto del corpo, lasciando scoperto soltanto il seno. Lo sguardo protettivo è rivolto verso il bimbo che tiene in braccio.
Modellate in forme classiche ma con spiccati accenti realistici sono le due figure laterali, tra loro speculari: Mercurio a destra e il Lavoro a sinistra. Sono identificabili rispettivamente dal caduceo, dal petaso alato e dai talari il primo; dallo scalpello che tiene in mano unito all'incudine e alla sega circolare, per il secondo. Mercurio tuttavia è qui raffigurato non in veste di messaggero degli dei o di traghettatore delle anime, ma di protettore dei commerci: lo mostra la prua di una nave raffigurata ai suoi piedi, avvolta da rami di alloro a simboleggiare l'arricchimento nel commercio attraverso la nobiltà del lavoro. Le due figure si stringono la mano in segno di concordia.