La tomba è dedicata a Fabio Frassetto (1876-1933), docente di antropologia presso l'ateneo bolognese, e al figlio Flavio (1912-1945), caduto nella Seconda Guerra Mondiale.
I due, distesi in un intenso e silente colloquio l'uno di fronte all'altro, come su un triclinio di classica memoria, recano nell'abbigliamento e fra le mani i segni distintivi delle rispettive professioni: la toga e un teschio per il padre, la divisa da capitano di cavalleria ed il bastone del comando per il figlio.
Come nella successiva e vicina tomba Gnudi, Farpi Vignoli (1907-1997) ripropone qui un tema classico, reinventandolo in chiave moderna ed originale.