SYMBOLS Stories of cultural life.

Protagonisti del calcio parte 3 - Felice Mario Lodovico BERARDO


Ubicazione: ampliazione 3 nord, tomba di famiglia n. 181

Nato a Torino il 6 luglio 1888, morto a Torino il 12 dicembre 1956

Berardo inizia a giocare a 20 anni nell’ U.S.Piemonte, dove è già impiegato il fratello maggiore Enrico. Subito offre la sua disponibilità alla commissione tecnica della FIF (e successivamente della FIGC) per arbitrare, iniziando a praticare già a 20 anni e diventando uno degli arbitri più giovani della prima categoria. La sua carriera di arbitro continua di pari passo con quella di giocatore: dopo 3 stagioni trascorse con il Piemonte, squadra che in quel periodo annoverava grandi giocatori come Faroppa e Valobra, “Lice” viene acquistato dalla Pro Vercelli. In 3 campionati giocati nella “città delle risaie”, Berardo si prende due scudetti. Intanto ha modo di esordire in Nazionale il 6 gennaio del 1911 a Milano contro l’Ungheria, in una gara persa dagli Azzurri per 0-1. L’anno successivo partecipa alla spedizione della Nazionale alle Olimpiadi di Stoccolma, disputando 3 incontri. In totale vestirà la maglia azzurra per 14 volte. Nel 1914 si trasferisce al Genoa, dove giocherà solo una stagione, prima della sospensione dei campionati per l’entrata in guerra dell’Italia. Nel frattempo, abbandona l’attività di arbitro. Riprende l’attività di giocatore nel 1919 tornando a Torino e vestendo la maglia dell’U.S. Torinese per due anni. Passa infine al Torino, dove negli ultimi 3 anni di carriera ottiene due secondi posti nei gironi di qualificazione. Chiusa la carriera nel 1924 a 36 anni, intraprende l’attività di funzionario presso un’agenzia della banca San Paolo, come ragioniere. Vive con la moglie poco lontano da piazza Statuto. Muore nella sua casa a 68 anni.

(Testi e ricerca di Giovanni Arbuffi/Pianezza-To)

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