Ubicazione: terzo scomparto israelitico, tomba di famiglia (ricordato con una targa)
Nato a Torino il 20 agosto 1943 Morto nel campo di concentramento di Auschwitz (Polonia) a fine 1943
Fratello minore di Fernando, anche Umberto entra nella società bianconera, ricoprendo i ruoli di consigliere, cassiere, membro della commissione per il giornale “Hurrà” e membro della commissione sportiva, tra il 1919 e il 1921. Laureato al Politecnico in ingegneria elettrotecnica è fondatore insieme agli amici Giulietti e Bonamico della Società Elettrotecnica S.A.I.E. Alla promulgazione delle leggi razziali, sia lui che il fratello Nando vengono cancellati dall’albo degli ingegneri, in quanto di religione ebraica. Viene arrestato una prima volta il 17 agosto 1943, data in cui perde la vita per infarto il fratello Nando, poi viene nuovamente arrestato in via definitiva il 3 novembre dello stesso anno. Condotto nel carcere milanese di San Vittore, viene deportato al campo di sterminio di Auschwitz il 6 dicembre. Il convoglio che lo trasporta giunge a destinazione 5 giorni dopo, ma dai registri del campo non risulta più il suo nome: evidentemente, Umberto Nizza è morto durante il tragitto, oppure è stato condotto immediatamente nelle camere a gas. Viene ricordato nella tomba di famiglia con una targa.
(Testi e ricerca di Giovanni Arbuffi/Pianezza-To)