SYMBOLS Stories of cultural life.

Protagonisti del calcio parte 6 - Giuseppe MONTICONE

Ubicazione: Cimitero Monumentale di Torino, ossario comune (sepoltura originaria: ampliazione 7, campo A, quadrato 5°, tomba n. 1043 )

Giuseppe MONTICONE - Nato a Ferrere d'Asti il 16 dicembre 1900, morto a Torino il 28 dicembre 1924

Monticone nasce a Ferrere d'Asti dai genitori Bartolomeo e Teresa Vione. Ha un fratello, Luigi, e una sorella, Antonietta. “Nabo”, come viene soprannominato, abita nella piccola via Thesauro 6, una traversa di via Nizza. La Juventus lo preleva a 22 anni dal Settimo in cambio di 11 palloni. Esordisce in maglia bianconera l’8 ottobre del 1922 contro il Derthona. Dimostra subito grandi qualità atletiche, e per 2 stagioni veste la maglia di titolare nel ruolo di centromediano, al fianco di Viola e Bigatto, subito dietro Giriodi e Oreste Barale. Il trainer Karoly ha un particolare occhio di riguardo verso di lui, insegnandogli molti segreti del buon calcio. Ha una fidanzata che abita vicino a casa sua, riconoscibile per i suoi capelli rossi, con lei ama girare in zona, arrivando fino al vicino parco del Valentino. La sua terza stagione inizia, come per tutta la squadra, sotto i migliori auspici. Per il giovane Nabo già si pronostica un fulgido avvenire come centromediano della Nazionale. Vive ancora con i genitori, e la sera prima di un importante gara contro l’Andrea Doria beve con il padre un ultimo bicchiere di vino, prima di andarsi a coricare per riposarsi adeguatamente in vista dell’importante gara del giorno successivo. Nella notte il padre sente arrivare dalla stanza di Giuseppe un urlo, accorre dal figlio ma non può far altro che vederlo spirare tra le sue braccia, per un improvviso aneurisma aortico. Nabo muore pochi giorni dopo aver compiuto 24 anni, senza aver ancora conosciuto la gioia di fare parte della Nazionale. Il giorno dopo, prima della partita, in uno stadio piombato nel silenzio, le squadre iniziano a giocare solo un quarto d’ora dopo, fingendo di attendere in campo il povero Monticone, ma già consapevoli della tremenda disgrazia. Molti di loro piangono compostamente, altri sono paralizzati dal dolore. Il buon Nabo viene sepolto al cimitero Monumentale torinese, in una tomba dove viene appoggiata una lapide fatta incidere dalla Juventus. L’iscrizione sotto una sua fotografia, è la seguente: “G.M., giovinezza infranta nel pieno fiorire, la famiglia con infinito strazio, il F.C. Juventus con imperitura riconoscenza, consacrano il comune ricordo”. Negli anni seguenti questo campo viene smantellato per far posto a dei nuovi blocchi di loculi. Non è dato sapere se i resti di Monticone siano stati pietosamente raccolti per essere deposti in una tomba insieme a qualche parente o in un altro alloggiamento oppure semplicemente, dopo lo smantellamento del campo, siano stati dispersi in ossario comune. I dati riportati indicano la sepoltura originale.

(Testi e ricerca di Giovanni Arbuffi/Pianezza -To)

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