Ubicazione: Dispersione ceneri nel Luogo del Ricordo, cimitero Monumentale
Nato a Santhià (VC) il 17 gennaio 1895 - Morto a Torino il 10 novembre 1973.
Francesco Mattea inizia la carriera di calciatore assieme al fratello Angelo prima nel Piemonte e poi nel Casale. Ben presto inizia ad arbitrare sino a diventare uno tra i più famosi arbitri dell’anteguerra, arbitro internazionale e Commissario Tecnico della U.L.I.C. (Unione Libera Italiana del Calcio).
In campo internazionale arbitra una finale della Coppa dell’Europa Centrale e assieme a Barlassina e Carraro nel 1934 è stato il primo italiano a dirigere delle partite nella fase finale del Campionato Mondiale che si svolto in Italia. Riceve per la sua opera in ambito arbitrale molti riconoscimenti, tra i quali la Stella al Merito Sportivo, e, primo a riceverlo, il Premio Giovanni Mauro. Alla fine della carriera riceve anche il titolo di Arbitro Benemerito e rimane vicino alla sezione torinese “Enrico Canfari”, prestando la sua esperienza e facendo crescere le nuove leve arbitrali. Risiede a Torino in C.so Monte Grappa 6, viene a mancare nel capoluogo Piemontese nel 1973 presso l’Ospedale Martini dove era da giorni ricoverato per un male incurabile.
Dopo oltre 40 anni la sua sepoltura, per volere della famiglia, è stata dismessa e i suoi resti sono stati deposti nel roseto, dopo la cremazione.
(Testi e ricerca di Gabriele Ferrero/Alpignano - To)