SYMBOLS Stories of cultural life.

Protagonisti del calcio parte 5 - Carletto LEVI

Ubicazione: tempio crematorio SOCREM, zona storica, sala d'angolo, cellario 7, celletta n. 36


Nato a Torino il 31 gennaio 1897 - Morto a Buenos Aires (Argentina) il 13 giugno 1959

Carletto Israel Levi, appartiene a una famiglia di origine ebraica, il padre si chiama Isaia. Insieme ai fratelli maggiori Dorino e Nino fa parte della società calcistica Vigor, squadra che si scioglie a metà degli anni ’10. A quel punto Carletto, insieme ai fratelli, entra nella Juventus, e già nel 1919 diventa dirigente della società. La passione per il calcio lo porta a ricoprire cariche di alto livello anche nel Direttorio Divisioni Superiori, un ente che di fatto è il precursore della Lega Calcio. Si sposa con Giorgina Laudi, con la quale non avrà figli. Nel ’38 è costretto a espatriare in Argentina a causa delle leggi razziali. Il suo appartamento di corso Galileo Ferraris 97 verrà in seguito confiscato, come del resto avverrà per tutti gli stabili appartenenti a famiglie ebree. Dopo il secondo conflitto bellico Carletto fa spesso ritorno a Torino, ma ormai gli affari che segue sono perlopiù concentrati a Buenos Aires. Viene riconosciuto “ambasciatore della Juventus e dello sport in Sud America”, grazie alle sue molteplici conoscenze, che lo porteranno a fare acquistare al club bianconero giocatori del calibro di Martino, Ricagni e nientemeno che Sivori. Ha anche altri interessi, di natura industriale (é ai vertici di una grossa cartiera) e nel settore immobiliare. Colpito da pleurite acuta a inizio del ’59, la malattia si aggrava portando conseguenze epatiche. Carletto spira a 62 anni nella città dove vive ormai da molti anni, le sue ceneri vengono sistemate nella città di origine.

(Testo e ricerca di Giovanni Arbuffi/Pianezza-To)

Other points at Memorie del pallone