Ubicazione: ampliazione settima, campo I, scomparto 11, loculo 7,sotterraneo
Nato a Spinazzola (BA) il 1° agosto 1906 - Morto a Basilea (CH) l’ 8 maggio 1972
Giunto a Torino nel 1923, appena congedato dal corpo della Guardia di Finanza, appassionato di fotografia, ad un ricevimento conosce il fotografo Ottolenghi ed il giorno dopo inizia a lavorare come suo aiutante. Diventa fotografo ufficiale della F.C. Juventus negli anni trenta: frequentando il bar di Combi conosce diversi giocatori e il passo è breve, da tifoso a operatore per la società Juventina. E’ stato al seguito della squadra per oltre quarant’anni su tutti i campi di gioco in Italia e all’estero.
Aveva lo studio in via Cavour al numero 3 all’interno del cortile.
Non molto alto, ma bello “rotondo”, pesava infatti oltre 90 chili, aveva una insospettata agilità, balzava giù dalla cassetta che posizionava dietro la porta e raggomitolandosi su sé stesso o, addirittura sdraiandosi, ha immortalato centinaia di giocatori bianconeri che si sono succeduti negli anni. Famosi i suoi riti propiziatori: prima di sedersi lanciava in aria un mazzo di chiavi e aprendo la tasca della giacca le faceva finire dentro di giustezza sotto lo sguardo divertito del pubblico. Era solito dopo ogni gol della Juventus, girarsi verso la curva e sollevare al cielo il cappello, mostrando a tutti il suo sorriso e… la sua pelata! A quel punto tirava fuori un pettine particolare: aveva solo due denti alle estremità e se lo passava divertito in testa, assestando gli immaginari capelli. Sposato con Angela Gardano, la coppia ha quattro figli. Viene a mancare a Basilea dove era ricoverato per una grave forma di embolia polmonare, pochi giorni dopo che la “sua” Juve aveva vinto il 14mo titolo.
(Testi e ricerca di Gabriele Ferrero/Alpignano - To)